Autosilos sotto la Scuola Ugo Foscolo a Roma




 una realtà come quella di Roma dove le possibilità di intervenire nel sottosuolo sono quasi del tutto inesistenti visto che le difficoltà tecniche di scavo unite alla diffusa presenza di giacimenti archeologici pongono degli ostacoli di tipo amministrativo praticamente insormontabili.
Sezione di Progetto

 Stesso discorso vale  per i volumi fuori terra da inserire in un contesto fortemente caratterizzato da presenze storiche e artistiche e quindi soggetti ai noti problemi di "impatto ambientale".
 Il progetto di questo Autosilos redatto, con la collaborazione dell'arch.S.Bono, per circa 60 autoveicoli da collocare al di sotto del cortile di un grosso isolato costruito all'inizio del '900 nell'ambito dei noti interventi di "sventramento" del tessuto antico, permette di scongiurare qualsiasi rischio di presenza archeologica e tenta di soddisfare la domanda locale di posti macchina collocandosi in un'ottica di microinterventi possibili diffusi a livello territoriale cogliendo l'occasione da situazioni tiplogicamente simili a quella presa in esame.



Nell'ambito delle iniziative, di cui fa parte anche l'Ipertesto tematico, prodotte nel Laboratorio di Quartiere dell'Ex-Ghetto Ebraico di Roma, è stato condotto uno studio di fattibilità sulle possibilità di dotare i residenti di nuove e adeguate infrastrutture atte a creare le premesse per la conservazione del tessuto sociale esistente, conservazione che, obiettivo fondamentale di ogni azione di recupero, è altrimenti compromessa dai noti e diffusi fenomeni di terziarizzazione dei centri storici.
Tra le infrastrutture di cui si avverte maggiormente l'esigenza, la dotazione di parcheggi risulta forse quella più difficilmente ottenibile soprattutto in 
Planimetria Progetto



Prospetto su via del Portico di Ottavia

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